Massimo Boldi, dopo anni spunta la confessione inedita sul collega Renato Pozzetto: ecco cosa avrebbe detto.
Uno degli attori che ha cambiato il mondo dello spettacolo per via della sua collaborazione insieme a Christian de Sica circa un genere che ha rivoluzionato il cinema italiano è lui, Massimo Boldi. Il duo, infatti, ha dato vita a quelli che tutti conoscono essere come cinepanettoni e che ancora oggi sono rimasti nell’immaginario collettivo della società italiana.
Dopo anni, Massimo Boldi si è lasciato andare ad una confessione su un collega, Renato Pozzetto: ecco cosa ha detto.
Circa gli esordi di Massimo Boldi, ricordiamo che prima di affacciarsi al mondo dello spettacolo. Boldi si è affacciato proprio come De Sica al mondo musicale con poco successo. Successivamente, il successo avviene grazie al noto personaggio di Max Cipollino, uno strampalato conduttore di un telegiornale di una piccola tv privata insieme al grande Teo Teocoli.
Il vero esordio per Massimo Boldi avviene grazie ai noti cinepanettoni con cui ha collaborato negli anni Ottanta al fianco di diversi attori di calibro come Jerry Calà, Paolo Conticini, Enzo Salvi e il grande Christian De Sica. Nel 2004, però, i due hanno deciso di separarsi per via di un disguido chiarito anni dopo che gli ha portati nuovamente insieme sul grande schermo nel film Amici come noi.
Nonostante il grande legame con De Sica, Massimo Boldi ha voluto esprimere anche un pensiero circa un altro attore che ha condiviso momenti speciali: Renato Pozzetto. Ecco cosa ha detto.
Massimo Boldi, confessione inedita su Renato Pozzetto
L’attore Massimo Boldi è sempre stato un punto di riferimento del cinema italiano e del genere come i cinepanettoni. Recentemente, in una lunga intervista ha voluto esprimere il suo pensiero su un noto collega che ha cambiato lo spettacolo italiano esattamente come lui e De Sica: parliamo del grande Renato Pozzetto.
Nonostante i dispiaceri avuti dalla vita come quello della morte di suo padre, Massimo Boldi non ha mai perso la voglia di far ridere e di suonare e la vera svolta l’ha avuta grazie a Pozzetto.
Nel dettaglio, ha voluto sottolineare: “Grazie a Renato Pozzetto, per me un fratello. Senza di lui non avrei fatto questa professione: ci siamo conosciuti nel 1968 al Derby Club, il tempio del cabaret. Nel 1974 mi ha portato a Canzonissima”.
