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Anche tu usi un tagliere di plastica in cucina? Perché dovresti buttarlo: è molto pericoloso

Nella scelta del tagliere per la propria cucina bisogna fare attenzione al materiale: perché quello di plastica può essere pericoloso.

Il tagliere è quella superficie di lavoro della quale non possiamo fare a meno in cucina. Lo utilizziamo per tagliare, sminuzzare, affettare e così via senza rischiare di rovinare il nostro mobilio. Al momento della scelta del tagliere, però, bisogna fare attenzione ad alcuni fattori, come il materiale.

Taglieri in plastica, attenzione: perché possono essere pericolosi – Ciaotenerife.it

La maggior parte dei taglieri da cucina in commercio sono in plastica oppure in legno. Dunque la prima grande decisione da prendere riguarda proprio quale tra le due tipologie scegliere. Ecco perché è importante sapere qualcosa a proposito di quelli di plastica: secondo gli esperti sono da bandire. Per quale motivo?

Tagliere da cucina in plastica: pro e contro

La maggior parte delle persone, al momento di scegliere il tagliere da cucina, è indecisa tra il legno e la plastica. Indubbiamente quelli in plastica sono più economici, robusti, leggeri, lavabili in lavastoviglie ed estremamente pratici. Questo li rende i prodotti ideali per chi è sempre di fretta. In commercio ne esistono di diverse dimensioni e forme, che li rendono ancora più pratici. Tuttavia la plastica viene irreversibilmente graffiata dai coltelli creando dei minuscoli canali, che sono il luogo perfetto per la proliferazione dei batteri. Questa caratteristica non rende la plastica intrinsecamente pericolosa, come vettori di malattie di origine alimentare, tuttavia è potenzialmente più rischiosa del legno.

Tagliere in plastica o in legno? Quale scegliere – Ciaotenerife.it

Numerosi studi avrebbero infatti dimostrato come i batteri siano in grado di sopravvivere più a lungo sui taglieri di plastica rispetto a quelli di legno. Cioè sarebbe dovuto alla struttura naturale del legno: i taglieri in legno riescono ad assorbire i batteri in profondità dove moriranno, evitando che rimangono sulla superficie. Alcuni studi infatti avrebbero dimostrato che il legno è in grado di assorbire e uccidere i batteri dai 3 ai 10 minuti successivi alla contaminazione.

I taglieri in plastica, invece, non possono assorbire i batteri che rimangono sulla superficie entrando in contatto con altri alimenti. Inoltre, scegliere un tagliere in plastica avrà effetti negativi anche sul coltello. La plastica infatti tenderà a consumare la lama più velocemente rispetto al legno. Indubbiamente, il legno richiede una maggiore manutenzione rispetto ai taglieri in plastica, che possono essere facilmente messi in lavastoviglie. Infine, non trascuriamo l’eco compatibilità dei taglieri in legno rispetto a quelli in plastica. I primi fratti sono decisamente più sostenibili e biodegradabili e possono essere facilmente riparati, laddove i pannelli in plastica finiscono per ammassarsi nelle già stracolme discariche.

Floriana Vitiello

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